7 piante da mettere sotto i piedi.

Detta così potrebbe sembrare che sono improvvisamente impazzito. In effetti il clima ballerino di questi giorni, con caldi improvvisi e ritorni ancor più veloci di freddo artico, potrebbe avermi minato la coscienza….suvvia maurizio “le piante non si calpestano…”.  Ma siamo seri, oggi voglio proporvi di utilizzare alcune varietà di erbacee perenni come piante che possono essere calpestate. Ne ho selezionate 7, anche se a ben cercare sono molte di più. Mi sono limitato anche al fantasticoso mondo delle erbacee, al più qualche suffrutice. Perché ? vi domanderete. E’ semplice, si tratta di piante utilissime, con loro potrete formare tappeti sotto una pergola, chiudere gli interstizi tra una lastra di pietra e l’altra, accompagnare una scala rustica (ma anche una molto moderna…), ricoprire il bordo di un muretto bruttino. Tenendo conto che seppur robuste, stiamo sempre parlando di erbacee che rispondono al calpestio rigenerandosi più o meno velocemente o semplicemente sopportano stoicamente l’inusuale utilizzo. Certo meglio sarebbe non schiacciarle affatto…. Vediamole una per una queste regine del calpestio.
  1. Cerastium tomentosum. Bassa e grigia, fiori bianchi. Perenne molto rustica la si può coltivare fino ai 2000 metri di altitudine, in posizioni calde e soleggiate. Raggiunge facilmente i 15-20 cm di altezza ma nel substrato ghiaioso raramente supera i 10 cm.
    2. Cotula lanata o Cotula hispida. Bassissima, mai più di 3-4 cm. Forma un tappeto che lentamente ricopre la ghiaia insinuandosi tra una pietra e l’altra in camminamenti rustici. Se utilizzate lose o           beole scure o rossicce otterrete uno spettacolare gioco di contrasti con il grigio argenteo della cotula.
      3. Dianthus “La bourbille”: fitto fitto, sboccia in aprile-maggio di centinaia di microscopici fiori rosa. La tendenza della pianta è quella di formare il cuscino però volendo chiudere fessure o                       “fughe” tra le pietre si rivela indicata e robusta, diventando più tappezzante. Una buona alternativa è Dianthus microlepis (cresce più lentamente).
   4. Gypsophyla repens ‘Rosea’ e Gypsphila cerastioides . Parente della famosa “nebbia”, ovvero la Gypsophyla dei fiorai, adatta a completare i mazzi di rose, anemoni e peonie. La                                         nostra Gypsophyla dai fiori rosa (o bianchi) è invece di taglia ridottissima, alta non più di 10 cm e si presta bene a seguire una scalinata o ad inframezzarsi tra le pietre di un sentiero. Adora le               posizioni asciutte e assolate. (in foto la Gypsphila cerastioides).
   5. Phlox subulata. Molte le varietà e di conseguenza i colori. alto 5-8 cm, robusto e veloce a crescere. Cosa chiedere di meglio. Sopporta bene il calpestio, ma tende ad ingiallire sui bordi.
   6. Teucrium montanum. Fioritura estiva giallo paglierino per questa piccola erbacea montana. Vuole terreno molto drenato ma fertile. Sarebbe da coltivarsi in montagna ma anche a bassa quota ho          ottenuto ottimi risultati facendola correre tra le pietre di un passaggio o per coprire muretti.
teucrium montanum
   7. Thymus praecox e Thymus pseudolanuginosus. forse le migliori soluzioni per questo tipo d’impiego. desiderano solo un terreno tendenzialmente calcareo e ben esposto al sole. ambedue                    fioriscono in giugno, il primo di rosa più intenso. non superano i 5 cm di altezza

Ora al lavoro, ho ancora le rose e qualche arbusto da potare….
Maurizio Zarpellon