Ho coltivato, le piante in vivaio per 26 anni, con entusiasmo e curiosità. Intanto disegnavo e costruivo giardini, nel mio progetto parallelo dove facevo confluire l’esperienza con le piante erbacee e arbustive e la creatività irrefrenabile che mi sento addosso e senza la quale non saprei riconoscermi.
Poi, un giorno a cavallo tra l’inverno e la primavera, un giorno di vento, come mi è spesso accaduto facendo grandi scelte, ho capito come doveva essere la nuova stagione che mi attendeva.
Ricorderò questo periodo come quello delle margherite, delle viole, degli anemoni e delle primule. Lo ricorderò, ne sono certo, perché è un momento di scelte importanti, meditate, soppesate e infine prese senza tentennare. Si ho deciso, il vivaio Alpinia può essere chiuso. Lo faccio per dare tutto lo spazio necessario al mio lavoro di progettista e realizzatore di giardini. Per questa scelta e per tutte quelle che sono venute e verranno ringrazio innanzitutto mia moglie Donatella; anche per le attenzioni, le intuizioni, per la tenacia e la volontà che ha sopperito alla mia, ogni volta che è venuta meno. Ringrazio per il suo lavoro, quasi incessante, di coltivatrice sensibile ai bisogni di ogni singola pianta (e alle mie…). Ringrazio tutti i clienti (e non lo farò mai abbastanza) che in questi anni hanno avuto l’ardire e la costanza di seguire l’evolvere della mia piccola struttura. Ringrazio anche quelli che nel piccolo cortile di Alpinia ci sono entrati solo per una volta, solo per un fiore. Ringrazio infine chi, fin dall’inizio, mi ha spronato e mi ha motivato, chi mi ha aiutato nei momenti di sconforto e chi è passato per un saluto, per una tisana o per portarmi un seme, una radice, una foglia. Non me ne vado, questo è certo, per tutti costoro ci sarò sempre e sarò sempre attento alle esigenze di chi ha il desiderio di un giardino, un terrazzo, un orto o un bosco. Seguo la mia creatività e il cuore, come ho fatto fin’ora e come farò sempre.
Maurizio Zarpellon
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