Una proposta solare.

Nel creare un’aiuola monocromatica solitamente si prendono in considerazione colori come il bianco, per esempio il famosissimo giardino di Vita Sackville-West a Sissinghurst, il blu, il rosso, perfino il nero, ma raramente il giallo. Eppure si tratta di un colore amato da molti e i fiori gialli sono la maggioranza nella vasta tavolozza delle erbacee perenni e degli arbusti. Propongo quindi di dedicare una aiuola alle tonalità del giallo, sei (6) metri quadri dedicati al colore più solare che ci sia, magari contro un classico muro di vecchi mattoni o una scura siepe di tasso, per ritrovare l’allegria, l’ottimismo e la gioia di vivere. Questo momento dell’anno è l’ideale per prenotare le piante nei vivai specializzati e quindi approntare l’aiuola con una concimazione e vangatura attendendo che il materiale vi venga consegnato, magari durante una bella giornata di marzo. Le piante che propongo saranno un trionfo del giallo dalla metà della primavera a tutta l’estate, fino all’inizio dell’autunno. Il periodo più godibile del giardino. Ricordo sempre che la disposizione delle piante deve rispettare innanzitutto l’altezza che le stesse avranno in pieno sviluppo. Il numero delle piante è calcolato tenendo conto della dimensione più commerciale dei vasi che è di 10-12 cm di diametro. Partendo dai piani arretrati rispetto all’osservatore disponiamo cinque o sette piante di Achillea filipendulina “Cloth of Gold”, un classico dei bordi misti, ma sempre valida per la massa gialla e alta (80-120 cm) che dà nel pieno dell’estate. Si continua con una pianta in apparenza disordinata che con la sua vivacità e abbondanza di fioritura colorerà l’aiuola fino all’inizio dell’autunno: si tratta di Solidago “Goldenmosa”. Meno alta della precedente (80-90 cm), apparirà in piena fioritura come una nuvola di piccoli fiori giallo-oro, simili a quelli delle mimose. Cinque o sette piante sono sufficienti. Una terza macchia alta la si farà con Centaurea macrocephala: grandi fiori giallo oro (120-130 cm) dalla forma globosa. Per questa useremo altre sette o nove piante, qualcuna in più della precedente per la minore massa delle singole piante. Per concludere la quinta erbacea aggiungiamo del Helenium bigelovii “The Bishop”, belle margherite giallo canarino con il cuore bruno e una massa di foglie verde brillante. Se vogliamo far durare l’aiuola fiorita fino all’autunno, sostituiamo quest’ultima con Helenium autumnale “Pumilum Magnificum”, in pieno fiore da settembre a novembre. Passando alle masse di fiori centrali, partiamo con Anthemis hybrida “Kelwayi”, tantissime margherite giallo-oro (h 50-70 cm) da giugno a ottobre, compatte e durevoli anche da taglio. Meglio non esagerare con questa bella pianta per la facilità con qui tende a divenire invadente, cinque piante sono sufficienti. Per il secondo gruppo usiamo l’affascinante Lysimachia punctata: tanti steli eretti (h 70 cm) che portano una miriade di fiori stellati gialli brillanti, riuniti in verticilli, per quasi tutta l’estate. Anche questa, essendo rizomatosa e vigorosa, potrebbe invadere facilmente oltre il suo spazio, per cui non superiamo le cinque-sette piante, riunite in un unico gruppo. Da accostare a questa vanno bene sette o nove piante di Coreopsis grandiflora “Sonnekind”: capolini simili alle margherite, giallo oro, in masse compatte e abbondanti (h 40-50 cm), da giugno a ottobre. L’ultima macchia la si fa con Ranunculus acris “Flore Pleno”: tantissimi fiori piccoli, doppi, a forma di pompon con un cuore verde, su foglie scure e morbide (h 50-60 cm). E’ da preferire al più comune Ranunculus acris, perché non è per nulla invadente. Il primo piano, cioè quello che dovrà ricoprire il piede di tutte le altre è costituito da un primo gruppo di nove-tredici piante di Oenothera macrocarpa (o missouriensis), pianta molto elegante per il fogliame scuro e lucido (h 25 cm) e i fiori grandi e appariscenti, giallo brillante. Bassa come la precedente (h 25 cm) è la seconda macchia, formata da Euphorbia myrsinites, sette o nove esemplari dall’aspetto “antico”, assomiglia infatti ad una pianta venuta dalla preistoria, per le foglie coriacee a forma di squama. Fiorisce di giallo in primavera e nonostante l’appartenenza alla grande famiglia delle Euphorbiaceae, è molto resistente al freddo. E’ molto decorativa ma potrebbe risultare introvabile, un’alternativa potrebbe essere l’Euphorbia cyparissias, giallo limone a fine primavera. Il terzo e ultimo gruppo è costituito da tredici-quindici piante di Erysimum “Moonlight”. Formeranno un tappeto compatto (20-25 cm) con una prolungata fioritura giallo pallido dalla tarda primavera all’autunno sul fogliame verde grigio sempreverde.

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