Per fare la Terra ci vuole un Albero.

Oggi la parola d’ordine è “piantare alberi”. Fin qui tutti d’accordo, o quasi. Si perchè, molti ancora non ci credono o fanno finta di non credere alla storiella ambientalista (vedi i Trump credenti). Io da parte mia posso solo ripetermi all’infinito affinché si cambi idea e si corra velocemente ai ripari. Non c’è una misura sulla velocità da adottare, ma indubbiamente non rimane molto tempo. Quindi mi ripeto e mi ripeterò periodicamente. Come fa la pubblicità. Avete presente la pubblicità in Tv? Ad ogni ora e su ogni canale fino a quando entra in testa.

Qualsiasi ecosistema per “funzionare” ha bisogno delle piante. Le piante sono il sistema, l’organizzazione, il metodo…senza le quali non c’è la vita.

La terra è diventata “La Terra”, la nostra terra, il pianeta vivente, quando ancora l’uomo era solo un pensiero cosmico… questo lo dobbiamo in gran parte alle piante, o comunque ai vegetali.

Un albero assorbe  mediamente 46 Kg anno di Co2. Per compensare la produzione (annua) di Co2 di una singola persona occorrono 270 alberi, pari a 0,9 ettari.

Le piante e i fiori sono il primo atto nella creazione di qualsiasi paradiso, privato o pubblico…

I motivi per piantare un albero, meglio tre
Anzi…facciamo trentamila

Gli alberi producono l’ossigeno respirato da tutti gli esseri viventi.
La chioma di un piccolo albero di 25 mq. di superficie fogliare produce la quantità di ossigeno di cui un uomo ha bisogno ogni giorno.

Gli alberi disposti in filari intorno alle case, lungo le autostrade o in altri luoghi polverosi, con le loro foglie intercettano il pulviscolo e
altre sostanze dannose come l’anidride solforosa e il biossido di azoto.

Le chiome degli alberi proteggono dai forti venti e dai rumori.

Il respiro e l’ombra degli alberi abbassano la temperatura nella calura estiva e in inverno trattengono un po’ di tepore. Con ogni tempo meteorologico migliorano il microclima.

Le radici degli alberi consolidano le montagne e le scarpate, trattengono le sponde dei fiumi e dei ruscelli.

Le foglie che cadono stagionalmente arricchiscono il terreno di nuove sostanze (humus).

Le forme e i colori di foglie, fiori e cortecce ravvivano e rallegrano gli spazi urbani. Rendono la vita meno “grigia”….

Ogni presenza vegetale è testimone del tempo e della vita sulla terra, segnala i cambiamenti delle stagioni, influenza positivamente il clima.

Gli alberi determinano e misurano la salute del nostro pianeta.

Gli alberi sono fondamentali per il ciclo dell’acqua piovana.

Gli alberi offrono gratuitamente ad ogni latitudine, riparo, alimenti e diverse materie prime necessarie agli esseri umani e agli animali.

Riassumendo

L’anidride carbonica (CO2) liberata nell’atmosfera dai processi di combustione costituisce uno dei principali gas responsabili del cosiddetto  effetto serra.
Le foreste, nell’ambito dei cicli biologici connessi con il ciclo del carbonio, scambiano grandi quantità di CO2 con l’atmosfera e svolgono una azione mitigatrice nel bilancio globale delle emissioni di tale gas. Gli alberi e le piante in genere assorbono CO2 dall’atmosfera attraverso il processo di fotosintesi e grazie all’energia solare elaborano gli zuccheri e altri composti necessari per la crescita e il metabolismo.

Abbiamo con l’ambiente naturale un debito enorme (incalcolabile con una normale calcolatrice…). Lo abbiamo come individui che dall’inizio dell’industrializzazione hanno sfruttato prendendo senza nulla dare in cambio. Ora questo sistema non è più sostenibile e ne va anche dell’esistenza dell’uomo.

QUINDI PIANTARE ALBERI SI DEVE
ORA-ADESSO-SUBITO.

PIANTARE UN ALBERO è FACILE…

  1. Individuare un terreno: non necessariamente il proprio

2. Procuratevi una vanga (compratela, rubatela, fatevela prestare). Meglio se robusta

3. Scegliete il momento in cui siete più in forma e fatevi venire il sorriso. in fondo state aiutando voi e gli altri a sopravvivere.

4. Scegliete di preferenza un albero o degli alberi autoctoni. sono i più robusti.

5. Mettetevi un paio di scarpe robuste e vecchie, comunque vi vestiate l’albero vi amerà per quello che fate e pensate.

6. Tenetevi ad una distanza adeguata dalle case, dalle linee elettriche, ponti, autostrade, silos, concimaie, semafori, passaggi a livello, stadi, manifestazioni, centri commerciali, cantine sociali. Ma soprattutto tenete una adeguata distanza dal vicinato.

7. Fate una buca nel terreno ….Oddio !!! Questa è la fase più difficile, si suda un po’ e di solito viene troppo piccola anche per infilarci un radicchio

8. Posate l’albero senza disfare il pane di terra o la zolla di radici.

9. Rincalzate il terreno senza comprimerlo troppo. Se necessario affiancare al nostro albero un palo tutore e legarlo con un apposito nastro che andrà tolto quando sarà avvenuta la corretta radicazione.

10. Irrigare, bagnare …. dargli da bere insomma …

Visto ??? È più facile farlo che dirlo. Adesso potete respirare liberamente.

Rilassatevi ve lo siete meritato!

Sotto il vostro albero si può :
Dormire
Leggere un libro
Stare con un amico/i
Mangiare un gelato o un panino (dipende dalla stagione…)
Guardare le nuvole che passano o ascoltare il canto degli uccelli
Respirare profondamente (quante volte al giorno vi ricordate di respirare … consapevolmente)
Suonare uno strumento o fischiettare “The Wall” dei Pink Floyd (sapendo che voi quel muro lo avete appena abbattuto)
Dipingere “La Gioconda” o solo scarabocchiare spirali, triangoli, sfere astrali, labirinti, cornicette, ghirigori e magari dargli una tinta…

Maurizio Zarpellon

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