I cerchi-tutori.

La stagione è propizia per mettere a posto l’attrezzatura, sfogliare i cataloghi rastrellati nelle innumerevoli fiere e manifestazioni di giardinaggio tenutisi in un po’ tutta Italia e quindi ordinare semi e piante nei vivai. Tutto ciò senza dimenticare di leggere qualche buon libro nelle lunghe sere in cui il freddo attanaglia la campagna e il giardino. Per chi ama le erbacee perenni, e pare che il genere interessi sempre più appassionati, un lavoretto di bricolage farà in modo che le amate piante crescano ancora più belle dalla primavera in poi. Ogni volta che si parla di erbacee di una certa dimensione, magari svettanti e fragili come il Delphinium, l’Althaea, alcune specie di Lychnis, Eremurus, Echinacea, Digitalis ecc, torna il problema del loro tutoraggio, ovvero quali sistemi utilizzare per evitare che al primo temporale vengano coricate. Solitamente si consiglia di utilizzare delle comunque efficienti ed eleganti canne di bambù, ma nell’inverno si ha tempo per ipotizzare e costruire qualcosa d’altro, ancora più bello ed esclusivo. L’idea non è nuova e probabilmente in commercio qualche garden center attento alle novità, magari di origine anglosassone, già ne distribuisce qualche esemplare. Si tratta di costruire o farsi costruire, dal fabbro, alcuni cerchi di ferro di buone dimensioni, diciamo con diametri vari, dai 30 ai 50-60 cm, sorretti da lunghe gambe da infiggere nel terreno per mantenerli orizzontali ad una altezza di 40-80 cm. Il materiale da usare è il comune tondino di ferro da 4-6 mm di spessore, curvato nella forma del cerchio, al quale il nostro fidato fabbro salderà due o tre aste di uguale materiale che serviranno a sorreggere questa semplice impalcatura. Eventuali variazioni originali ed estetiche sono ben accette, come per esempio concludere l’apice di ogni sostegno con delle sfere di metallo (color rame o bronzo per es) oppure dei “riccioli” battuti a fuoco. L’utilizzo è semplice e intuitivo. Ad inizio stagione, in marzo e aprile, verranno infissi nel terreno sopra ai cespi delle piante più assurgenti; loro, crescendo si svilupperanno all’interno del cerchio di metallo sorretto dalle due o tre  aste infisse nel terreno. I temporali e il vento non faranno più paura, le piante rimarranno verticali ricoprendo appena le nostre creazioni. Ovviamente gli originali cerchi-tutori andranno verniciati e protetti dall’attacco della ruggine, e vi consiglio di utilizzare il verde nelle tonalità più scure oppure i colori micacei per “antichizzare”, oggi piuttosto di moda.

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